Gesuiti, Trieste

Uno dei numerosi luoghi di carcerazione utilizzati dai nazifascisti dei quali non si dispone attualmente una esauriente documentazione.

Giardini Margherita, Bologna

Uno dei numerosi luoghi di carcerazione e frequentemente di interrogatori e tortura, utilizzati dai nazifascisti dei quali non si dispone attualmente di una esauriente documentazione.

Gli Scalzi, Verona

Era il carcere giudiziario della città di Verona. Qui vennero rinchiusi uomini e donne arrestati per motivi razziali e per attività resistenziale, anche sulla base di semplici sospetti e delazioni

Guardia Nazionale Repubblicana – GNR

Corpo con compiti di polizia interna e militare che venne fondato con apposito decreto nel dicembre del 1943. La GNR era costituita da elementi della MVSN (ovvero Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale), da carabinieri rimasti in servizio dopo l’8 settembre del 1943 e da uomini della PAI (ovvero Polizia dell’Africa Italiana), concentratisi a Roma dopo la caduta dell’impero. Comandante della GNR era il luogotenente generale Renato Ricci. La GNR collaborava con gli occupanti tedeschi, mantenendo il controllo sulla popolazione, sottoposta a ruberie e violenze.

Flage, La Spezia

Uno dei numerosi luoghi di carcerazione utilizzati dai nazifascisti dei quali non si dispone attualmente una esauriente documentazione.

Gummi

Nel gergo dei deportati dei Lager nazisti il termine indicava un pezzo di tubo di gomma con all’interno fili di rame, usato dai kapò per percuotere i deportati.

Forno Crematorio

In molti Lager nazisti, in uno o più locali erano istallati più forni utilizzati per la cremazione dei deportati morti nel Lager. In altri campi l’incenerimento veniva realizzato con “pire” e roghi a cielo aperto. In talune situazioni le ceneri venivano anche sparse come fertilizzante per le coltivazioni di prodotti destinati all’alimentazione dei nazisti.