Tortura

La tortura propriamente detta, cioè inflitta a donne ed uomini con brutali strumenti e con esito anche mortale, fu usata dai fascisti e dai nazisti nel corso degli interrogatori fatti alle persone appena arrestate o già inviate alle carceri.

Alpenvorland

Nel periodo dell’occupazione nazista, Bolzano divenne il capoluogo della Zona di Operazioni delle Prealpi / Alpenvorland che comprendeva i territori delle province di Bolzano, Belluno e Trento. Trieste divenne il capoluogo della Zona di Operazioni del Litorale Adriatico / Operationszone Adriatisches Ku00fcstenland, che comprendeva i territori delle province di Trieste, Gorizia, Udine, Lubiana, &#160

Transport

Termine della burocrazia nazista che indica il trasferimento forzato dei deportati nei Lager nazisti per lo più su carri ferroviari destinati al bestiame. La durata del transport era variabile da pochi a molti giorni, le condizioni igieniche erano precarie, il cibo e l’acqua scarsi. Costituiva, di fatto, il primo momento di violento contatto con la realtà dei Lager.

Baldenich , Belluno

E’ il carcere giudiziario della città di Belluno. Qui vennero rinchiusi donne ed uomini arrestati per motivi razziali e per attività resistenziale, anche sulla base di semplici sospetti e delazioni, molti dei quali poi vennero deportati nei Lager.

Gries, Bolzano

Nel quartiere di Gries a Bolzano, fu aperto nell’estate del 1944 lo SS Polizeiliches Durchgangslager, sottoposto al comando della Polizia di Sicurezza SS di Verona, che rimase in funzione fino alla fine di aprile del 1945. Dei circa 11.000 deportati che vi arrivarono, più di 7.500 subirono la deportazione verso i Lager nazisti d’oltralpe. Il Lager di Bolzano contava almeno sei campi dipendenti. Il Lager di Bolzano era uno dei quattro Lager nazisti in territorio ora italiano attivi nel periodo dell’occupazione (1943-1945). Gli altri Lager nazisti in Italia erano situati a Borgo San Dalmazzo (Cuneo), Fossoli di Carpi (Modena), Trieste/La Risiera di San Sabba. Nel periodo dell’occupazione nazista, Bolzano divenne il capoluogo della Zona di Operazioni nelle Prealpi/Operationszone / Alpenvorland, territorio annesso, di fatto, al Terzo Reich.

Triangolo

Contrassegno di stoffa attribuito a ciascun deportato insieme con il numero al momento dell’immatricolazione. Il colore del triangolo individuava la categoria alla quale l’amministrazione del Lager ascriveva ciascun deportato: triangolo rosso per i politici, triangolo giallo per gli ebrei, triangolo verde per i criminali comuni, triangolo nero per gli asociali, triangolo rosa per gli omosessuali, triangolo viola per i Testimoni di Geova. All’interno del triangolo rosso era stampata la sigla della nazionalità del deportato. Triangolo e numero erano cuciti sulla zebrata di ciascun deportato.

Ufficio Polizia Investigativa – UPI

Tali uffici provinciali vennero istituiti dal 1926 presso le singole Prefetture ed erano alle dipendenze del Ministero degli Interni. Costituivano uno strumento di informazione e repressione controllato dal regime fascista.

Vedi anche Fascismo

Ventunesimo, La Spezia

Uno dei numerosi luoghi di carcerazione e frequentemente di interrogatori e tortura, utilizzati dai nazifascisti dei quali non si dispone attualmente di una esauriente documentazione.